domenica 8 gennaio 2012

Loredana: "Un esempio anche per noi, che siamo seduti!"

Sorte comune a molti di noi Loredana, paraplegica da ormai dieci anni, si racconta e ci racconta quali sono i suoi principi e i progetti futuri. Attraverso un' intervista satirica (ma molto seria) che tende a far drizzare le orecchie ad alcune associazioni che ci dovrebbero rappresentare agli occhi dell' opinione pubblica. Non essendo così i messaggi che passano contrastano con quelli di Loredana, del suo gruppo (Sruotiamoci), di questo blog e di tanti altri sparsi per il web. Senza contare che questi gruppi, blog, siti…non ricevono alcun contributo. Le pubblicazioni che vengono fatte servono per informare.
Spesso per perseguire quello in cui Loredana e tutti gli altri credono sorvoliamo i dolori, la stanchezza e le condizioni in cui la LM ti costringe.
Questa e tante altre iniziative che, ci sono state e ci saranno verranno sostenute da La Ruota Gira.





Dove abiti Loredana?

In Lombardia, in un piccolo paese della Lomellina, Galliavola in Provincia di Pavia.

Lavori?

Sì, dopo l’università ho iniziato recentemente a lavorare presso l’ufficio archivio della Provincia di Novara, inoltre sono consigliere comunale nel mio comune.

Quali sono i tuoi sogni?

Il mio più grande sogno è quello di poter  tornare a vivere a pieno la mia vita, per farlo dovrei poter riuscire a riparare il mio midollo spinale

Che patologia hai?

Sono paraplegica, ho una lesione spinale completa a livello D 6-7 causata da un incidente stradale. Questa lesione mi costringe a convivere con una carrozzina e con tutti gli ausili necessari a chi ha una patologia come la mia.

Come è cambiata la tua vita?

Diciamo che quando ho avuto l’incidente stradale (10 anni fa) avevo 17 anni, quindi la mia vita è stata completamente stravolta. Le cose semplici che tutti, giovani e non, potevano fare tranquillamente mi sono state negate o comunque se avessi voluto e/o potuto farle ci avrei messo molta più fatica e sicuramente non avrei ottenuto lo stesso risultato! Il mio carattere e la mia famiglia sono state le sole cose che mi hanno permesso di cercare di rimettermi in pista. Dopo un lungo ricovero presso varie sedi ospedaliere ho cercato di adattarmi alla mia nuova condizione, in un primo momento ho pensato che visto quanto sostenuto dai medici (“tu non potrai più camminare”) adattarmi fosse la cosa migliore.. Poi però mi sono resa conto che nessuno poteva affermare con assoluta certezza che i mielolesi in futuro non potranno camminare, soprattutto se pensiamo ai vari progressi che la ricerca medica sta compiendo. Perché mai dovrei arrendermi, accontentarmi di stare seduta a vita, non poter avere la mia completa indipendenza e autonomia come gli altri? Infondo chiunque abbia una qualsiasi patologia ha come obiettivo primario quello di guarire, perché per noi para-tetraplegici dovrebbe essere diverso?

Come sono stati gli ultimi anni?

Sempre complicati per usare un eufemismo. Sarebbe meglio parlare di giornate, per una semi buona (niente infezioni urinarie, piaghe da decubito o contrazioni muscolari), ce ne sono 10 difficili in cui anche solo alzarsi dal letto e sedersi sulla carrozzina diventa un’impresa.

Quali sono stati i momenti peggiori?

Il ritorno alla realtà, quello che hai quando esci dall’ospedale dopo l’incidente e scopri che le promesse di vita completamente automa e indipendente nonostante la carrozzina sono balle!

Come li hai affrontati?

Cercando di non abbattermi,  studiando, lavorando e trovando hobby che non mi facessero sentire inutile…non tutti i mielolesi però hanno la fortuna di poterlo fare, la gravità della lesione incide drasticamente sulla tua vita. 

Chi ti ha aiutata?

La mia famiglia e qualche caro amico…dopo l’incidente si fa presto a rimanere soli!

Delusioni?

Tante, troppe forse da elencare.

Sei credente?

Abbastanza, ma dovreste chiederlo al mio prete!

Qual è stato il cambiamento più grande?

Il modo di fare pipì. Tutti si aspettano da me la risposta il non camminare, credetemi per una persona con lesione spinale il non camminare è il problema meno grave.

La rinuncia che ti è pesata di più?

L’indipendenza, se vi dicono che da mieloleso potrete avere una vita completamente autonoma e indipendente non credeteci, la nostra vita è purtroppo sempre legata all’uso di ausili o a persone che ci devono dare una mano. Alcuni possono raggiungere un buon grado di autonomia, ma la vera vita indipendente e autonoma per noi è un miraggio.

Qualche giorno fa hai pubblicato un video dal titolo “La Lesione Spinale deve diventare curabile”, perché l’hai fatto?

Tutto parte dalla voglia di cambiare il modo che i più hanno di vedere la nostra condizione. Il 25 aprile 2011 io e alcuni amici “compagni di sventura”, abbiamo deciso di creare un movimento che potesse spiegare alle persone che una cura per le lesioni spinali si deve assolutamente trovare, soprattutto perché procurarsi una mielolesione è veramente fin troppo semplice (basta guardare le statistiche). Da qui nasce il gruppo FB “Sruotiamoci…ne abbiamo le gomme piene!”. Quello che “denunciamo” è il fatto che in molte occasioni, l’immagine che le nostre associazioni e i media danno della condizione del para-tetraplegico sembra non rispecchi la nostra realtà. Pare che l’unico nostro problema sia la barriera architettonica. Sicuramente nell’immediato il gradino ti rende la vita difficile, ma è la lesione che te la rende un inferno! Personalmente credo che sarebbe una pazzia cementificare il mondo per renderlo piatto e così accessibile alla mia carrozzina (non sono l’unica para-tetraplegica a pensarla così). Da ambientalista penso che mai dovremmo rovinare quello che la natura ha faticosamente realizzato! Anche se sono assolutamente d’accordo sul fatto che gli edifici pubblici debbano rispettare le norme relative all’accessibilità per tutti, questo però non dipende dal fatto che io sia paraplegica. Infatti, da paraplegica ti rispondo che se tornassi a camminare forse non mi accorgerei nemmeno della presenza di un piccolo gradino. È giusto lottare per i nostri diritti, ma quale può essere il diritto più importante da difendere? Il sacrosanto diritto a una cura. Quindi per farla breve…La lesione spinale deve diventare curabile, e per far sì che ciò avvenga è necessario sostenere la ricerca medica!Il nostro video, la mostra fotografica e le altre iniziative che seguiranno avranno tutte questo scopo!

Ti reputi una persona forte?

Io penso che le vere persone forti siano quelle che riescono a sopravvivere giorno dopo giorno nonostante i loro guai e che non si arrendono nemmeno quando qualcuno cerca di convincerli che non hanno possibilità di riuscire, se io sono forte credo di conoscere molti para-tetraplegici fortissimi!

Lancia un messaggio che arrivi al cuore di chi ha subito una lesione spinale.

Non accettare a testa bassa! Lotta sempre affinché quello che ti è capitato possa diventare solo un brutto ricordo! Prima o poi chi ti da dell’ illuso sarà costretto a ricredersi e vedrai che se è un mieloleso lo ritroveremo in fila davanti a noi per poter guarire!
Grazie Loredana.
Ricordando che: La Lesione Midollare Deve Diventare Curabile, un saluto al gruppo Sruotiamoci...ne abbiamo le gomme piene!
F.L.

8 commenti:

  1. Ciao Loredana,ti ammiro tantissimo.Hai un coraggio e una forza nell'anima incredibile!Bisogna sempre credere nella ricerca!

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  2. Grazie a La ruota gira che mi ha dato la possibilità di dire quello che stiamo facendo e come la pensiamo...
    Max hai pienamente ragione...ricerca = vita!!!

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  3. Splendida Intervista fatta dal Blog complimenti FL..Mi colpisce molto la tua determinazione Loredana, e credo che questo debba essere d'esempio x tutti (anche per coloro che non hanno problemi come quelli trattati nel blog). La determinazione al voler recuperare un certa autonomia nella vita, a volersi affermare, al voler portare avanti i propri ideali non fanno altro che farci capire che chi non ha subito un tale trauma non puo' capire in pieno la situazione. Credo sinceramente che la lotta che avete intrapreso non puo' che smuovere qualcosa, utilizzando i mezzi che ormai tutti conosciamo (blog, facebook ecc, ) Se posso permettermi di darvi un consiglio siate sempre piu' duri e determinati verso una opinione pubblica che fa finta di niente. Non abbiate paura fate sentire la vostra voce, attuate azioni dimostrative di gruppo che possano far parlare di Voi..Unite i vostri sforzi, unite i vostri gruppi ,non abbiate paura del giudizio altrui. Solo questo puo' far uscire allo scoperto il problema..Scusate se mi sono dilungato, non voglio insegnare niente a nessuno, anzi siete voi che mi e ci insegnate a capire l'importanza della vita. Grazie Loredana, grazie FL. Un saluto a presto.

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  4. Concordo in pieno.....sono anni che dico che il problema della PIPI e della CACCA sono i problemi più importanti per un paraplegico.....se si portasse avanti questo segnale forse anche altri inizierebbero ad ascoltare.....

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  5. Complimenti per l'intervista, Loredana sei una donna determinata e per questo ti stimo.
    Sono una ragazza paraplegica da tre anni e condivido molti degli stessi disagi che hai avuto tu come tutti coloro che hanno avuto una lesione midollare del resto.
    Io ho sempre avuto voglia di mettermi in gioco per trovare per così dire una "soluzione" ma sai cosa mi frena sul serio? il fatto che nel mondo ci siano ancora tante malattie mortali per le quali non si è trovata una cura, il che mi fa pensare, forse per non peccare di egoismo, che la priorità sia proprio di chi ha soffre e rischia la vita...chiaramente non sminuisco la gravità di una lesione midollare ma anzi spero che si arrivi ad una svolta nella ricerca, solo ho paura che dovremmo aspettare, cosa ne pensi? un bacio a presto

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Ciao "ragazza paraplegica", (scusami ma non hai scritto come ti chiami) credo che ognuno debba fare quello che gli è possibile, proprio per rispetto di chi vorrebbe e non può fare...è vero che ci sono molte malattie mortali per le quali sarebbe importantissimo trovare una cura,ma è anche statisticamente provato però che l'aspettativa e la qualità della vita di un para-tetraplegico è altamente ridotta proprio dalle conseguenze, fisiche e non, che la lesione spinale può comportare (blocchi renali -piaghe da decubito, dipendenza da farmaci etc.)il vero problema è che questo non viene detto quasi mai, ci viene invece fatto intendere, nemmeno troppo velatamente, che il nostro compito è quello di abbattere le barriere architettoniche. un mondo senza barriere, dovrebbe essere un segno di civiltà, per questo l'obiettivo quindi dovrebbe essere perseguito indistinatamente da tutti non solo dalla nostra "categoria". a parere mio abbiamo il dovere di batterci per una cura proprio perchè sapendo quello che si prova ad avere una lesione spinale, dovremmo volerlo evitare ad altri..e siccome procurarsi una mielolesione purtroppo è fin tr. semplice credo sia nostro compito sensibilizzare le persone su questo problema...non è un gioco a somma zero, dove se curiamo la mielolesione non permettiamo la cura di altre malattie, forse è proprio il contrario, se si riuscisse a curare la lesione spinale si potrebbero guarire probabilmente anche altre numerose patologie. Con affetto Loredana

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  8. ma perchè andare in bagno(per entrambi i bisogni) è un problema,nn capisco perchè??

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