Le LM Cosa Sono


A seconda dell’entità del danno a carico del midollo spinale, le lesioni midollari si distinguono in complete e incomplete. La lesione completa si ha nel caso in cui vi sia un’interruzione anatomica totale di tutte le comunicazioni nervose al di sotto del livello di lesione. Le lesioni incomplete, invece, presuppongono una sorta di “risparmio” neurologico al di sotto del livello di lesione. In base al livello e alla completezza del danno la lesione midollare può dare origine a quattro diversi quadri clinici:
Tetraplegia Questo termine si riferisce al danno o perdita della funzione motoria e/o sensitiva nei segmenti cervicali del midollo spinale dovuto al danno degli elementi neurali all’interno del canale spinale. La tetraplegia è il risultato del danno funzionale negli arti superiori così come del tronco, arti inferiori e organi pelvici.
Paraplegia Questo termine si riferisce al danno o perdita della funzione motoria e/o sensitiva nei segmenti toracico, lombare o sacrale del midollo spinale, secondari al danno degli elementi neurali all’interno del canale spinale. Con la paraplegia, la funzionalità degli arti superiori è risparmiata, ma, in base al livello di lesione, risultano coinvolti il tronco, gli arti inferiori e gli organi pelvici.
– Tetraparesi È la paralisi incompleta dei quattro arti.
– Paraparesi È una paralisi incompleta degli arti inferiori.
In base all’origine del danno le mielolesioni possono essere classificate in due grandi gruppi: mielolesioni traumatiche e non traumatiche. Le lesioni traumatiche sono secondarie alla deformazione o al danno del canale vertebrale provocato da una forza estrinseca, per lo più accidentale e improvvisa. Le lesioni di origine non traumatica sono secondarie a disturbi vascolari, tumorali, displasici, flogistici o iatrogeni.
Clinicamente la lesione midollare evolve attraverso varie fasi:
Fase acuta o di shock midollare Dura circa 6/8 settimane dal momento della lesione e si caratterizza per la presenza di paralisi motoria (plegia) e sensitiva (anestesia), scomparsa dei riflessi osteo-tendinei, paralisi degli sfinteri con ritenzione di feci e urine.
Fase di automatismo e di ripristino Nel caso delle lesioni midollari complete la fase di automatismo è caratterizzata dalla ricomparsa dei riflessi osteo-tendinei, dalla spasticità e dal ripristino di una funzione automatica della vescica e dell’alvo che spesso conduce all’incontinenza urinaria e
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Rapporti ISTISAN 08/39
Rapporti ISTISAN 08/39
fecale. Nelle lesioni incomplete la fase di ripristino segue alla fase di shock e comporta un recupero totale o parziale dell’integrità anatomo-funzionale del midollo e un miglioramento del quadro clinico con regressione più o meno completa dei deficit sotto- lesionali.
Fase di stato Caratterizzata dallo stato cronico della lesione midollare con possibilità d’insorgenza di eventuali complicanze (piaghe da decubito, infezioni urinarie, flebo-trombo-embolie, osteoporosi, ecc.) che rappresentano potenziali fattori di rischio di ospedalizzazione e di morte dei pazienti.
Epidemiologia delle lesioni midollari e aspettativa di vita
La lesione midollare traumatica è una condizione che colpisce quasi una persona su mille ogni anno (0,721-0,906 su mille negli Stati Uniti). In Italia l’incidenza della lesione midollare è di circa 18/20 nuovi casi annui per milioni di abitanti.
In un recente studio epidemiologico italiano (condotto dal GISEM: Gruppo Italiano Studio Epidemiologico Mielolesioni), che ha coinvolto i 37 principali centri che si occupano di mielolesioni, sono stati riscontrati 1014 nuovi casi di mielolesione in due anni (3-5).
L’età media delle persone colpite da mielolesione varia, per l’80%, in un range che va dai 10 ai 40 anni (Figura 1).
La maggior parte dei casi sono di origine traumatica (67,5%) (Figura 2) ma risultano in continuo aumento i casi dovuti a cause non traumatiche (32,5%) (Figura 2).
Figura 2. Studio GISEM: eziologia traumatica (a) e non traumatica (b) di mielolesioni in Italia
Negli Stati Uniti è stato effettuato uno studio su questo argomento dal quale emerge che l’aspettativa di vita per i mielolesi continua ad aumentare, ma ancora non raggiunge quella delle persone sane. I tassi di mortalità sono, infatti, particolarmente alti durante il primo anno dopo la lesione, specialmente per le lesioni più gravi.
Un discorso a parte meriterebbe il capitolo “costi”. Negli Usa è stato stimato che i costi per le cure mediche e riabilitative intensive necessarie per i soggetti mielolesi superino di 10 volte quelle necessarie per i tumori, di 6 volte quelle per l’infarto e di 3 volte quelle per lo stroke.



Per approfondire e avere maggiori info: www.iss.it

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